martedì 14 ottobre 2008

Autotrapianto di Capelli

Cos'è l'autotrapianto di capelli follicolare
L'autotrapianto di capelli consiste nel prelevare dei capelli dalla nuca del paziente per essere trapiantati nelle zone da rinfoltire del paziente stesso.Ricordiamo che i capelli che crescono sulla nuca, e che vengono trapiantati, a differenza di tutti gli altri capelli non sono soggetti all'azione negativa degli ormoni maschili (principale causa della calvizie) e quindi non cadono.
Tipologie di trapianto di capelliEsistono differenti tecniche di autotrapianto di capelli, in particolare a seconda della tecnica di trapianto delle singole unità follicolari distinguiamo l'autotrapianto FUSS e l'autotrapianto FUE e la scelta tra le due tipologie è affidata al proprio chirurgo.Infatti sarà necessario valutare lo stato di partenza del paziente, e le sue aspettative, per scegliere la tecnica più adatta al caso specifico. Inoltre anche il colore del capello, il tipo (riccio o liscio) e il suo spessore ( compreso tra gli 84 e i 208 micron) potranno modificare il risultato finale dell’intervento chirurgico. Il moderno trapianto di capelli è detto trapianto follicolare (ovvero dei follicoli) in quanto si basa sullo studio dei capelli rimanenti sulla nuca di un paziente, sulla loro dissezione in follicoli e sul riposizionamento dei follicoli stessi (innesti) nelle zone colpite da calvizie in maniera adeguata e secondo le esigenze del paziente.Se analizzati al microscopio, possiamo descrivere questi follicoli come unità follicolari che contengono da 1 a 4 capelli avvolti da fibre di collagene cilindriche, dette perifollicoli. Da notare che vi è un unico canale che porta i capelli dello stesso gruppo in superficie per poi dividersi e spuntare dai diversi orifizi. Ricordiamo che il trapianto di capelli veniva effettuato già intorno al 1950, attraverso piccoli innesti di 4 mm contenenti 10-12 bulbi ma il risultato finale che si otteneva non era eccellente, in quanto i capelli trapiantati crescevano a ciuffetti con un effetto bambola.Invece la tecnica odierna utilizza dei microinnesti contenenti da uno a quattro bulbi (capelli) da inserire nei singoli follicoli piliferi. Ed è per questo che l'intervento viene anche definito micro-autotrapianto follicolare. Vedi approfondimento autotrapianto FUSS oppure autotrapianto FUE
Quali pazienti possono fare il trapianto di capelli
Il trapianto di capelli è consigliato solo dopo aver superato i 25 anni quando cioè la calvizie si sarà stabilizzata. Dopo che il chirurgo avrà valutato l’estensione della zona calva da ricoprire e la densità dei capelli restanti deciderà di intervenire; qualora la calvizie avrà raggiunto gli stadi sesto o settimo della scala di Norwood, classificata come grave e molto estesa, il paziente non potrà sottoporsi al trapianto di capelli, in quanto la zona donatrice non coprirà mai zona calva.
Trapianto di capelli: Progettare il proprio intervento
Nella visita pre operatoria sarà molto importante discutere e valutare con il paziente il disegno risultante dalla progettazione grafica dell’intervento di autotrapianto. La pianificazione dell’intervento dunque dovrà essere una scelta meditata con cura dal chirurgo. Il disegno del progetto dell’autotrapianto dovrà avere come obiettivo finale l’intera dinamica del processo di calvizie il più possibile reale, e un buon senso estetico molte volte non basta. I risultati finali sono variabili da soggetto a soggetto, ecco perché la progettazione dell’intervento dovrà essere strettamente personale. Solitamente il paziente e il chirurgo discutono e valutano esattamente due aspetti dell’intervento, che sono uno, l’ampiezza della zona da trattare e l’altra la prima linea. La prima linea: Nel caso in cui si verificassero attaccature troppo basse ed un riempimento eccessivo delle stempiature, il paziente nel corso degli anni dovrà sottoporsi a correzioni obbligatorie con interventi per eliminare gli innesti troppo anteriori. I bulbi che vengono asportati dalla zona occipitale e trapiantati nella zona frontale mantengono le loro aspettative di vita, ecco perché un trapianto funziona. Nel corso degli anni però, la prima linea si dovrà adattare e modificare in base alle diverse età del paziente e alle sue esigenze. L'ampiezza dell'area da trattare: Questa zona verrà presa in considerazione assieme ad altri fattori, come ad esempio l’età del paziente e i suoi desideri, alla densità della zona donatrice, al numero di interventi; fattori che costituiscono il piano operatorio.Ad ogni paziente corrispondono richieste differenti, come un ripristino della zona anteriore, una copertura dell’intera calvizie, oppure solo un rinfoltimento.

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